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IL PASSAGGIO SEGRETO DA PAVIA ALLA CERTOSA
In particolare, il Signore della città e la sua guardia personale, ma anche gli ordini militari cavallereschi, possedevano la chiave per entrare e uscire inosservati dalle mura delle città, senza dovere sottostare a controlli di nessun tipo.
In diversi luoghi del Centro Storico di Pavia si narra di passaggi sotterranei che dovevano collegare diversi monasteri con la Cattedrale, o palazzi nobiliari col Castello Visconteo. In realtà, alcuni di tali passaggi segreti esistevano e furono, per lo più, costruiti per ragioni difensive.
Pavia - Negli scavi compiuti nel 1960 in Piazza Grande, emergono le infrastrutture del sottosuolo: volte di fognature, di condotti e di altri passaggi sotterranei.
Tra questi vani sotterranei, dobbiamo annoverare anche parti di lunghi percorsi, che generalmente non si riesce a seguire a lungo, perché o sono franati o sono stati murati. Alcuni tratti di quei percorsi sotterranei si ritrovano talvolta, durante lavori di ristrutturazione e di recupero dei piani cantinati, ma vengono talvolta confusi con tratti del mitico complesso di fognature romane che percorre il sottosuolo della città. Non tutti quei condotti sono ascrivibili a costruzione dell’età romana.
Rimane però avvolta nel mito l’esistenza d’un altro passaggio segreto, che dal Castello di Pavia conducesse sino alla Certosa, passando per la Cascina Repentita e per Borgarello. Nel 1956 i giornali locali riportarono il caso di due giovani uomini arrestati perché, nei dintorni di Borgarello, scavavano alla ricerca di quel mitico passaggio sotterraneo visconteo.
Sulla base delle tradizioni orali e delle ricerche di vani sotterranei colmati o otturati, condotte nel corso degli anni, siamo in grado di proporre un’ipotesi attendibile relativa al percorso del passaggio segreto nelle campagne del Parco Ducale. Le cinque tappe del percorso, corrispondenti ad altrettante stazioni di accesso/uscita dal sotterraneo, scandite a intervalli di un miglio (1,5 km) l’una dall’altra, risultano essere le seguenti:
Ricostruzione del percorso del passaggio segreto tra il Castello e la Certosa di Pavia (sulla base di una cartografia del 1871). La linea rossa indica il tracciato del sotterraneo, gli altri colori indicano i perimetri del Parco Vecchio e del Parco Nuovo.
• Partenza dai sotterranei del Castello Visconteo.
• Case Nuove dei Canonici (il nome stesso testimoniava l’importanza del luogo).
• Le cascine Pantaleona/Rizza (i due insediamenti, adiacenti, si trovano oggi separati dalla linea ferroviaria Pavia-Milano).
• La cascina Repentita è il luogo ove la tradizione orale vuole fosse tenuto prigioniero Francesco I e fosse inventata, a suo uso e consumo, la Zuppa alla Pavese. Qui si usciva dal muro del Parco Vecchio che misurava tre miglia da sud a nord; qui un cunicolo sotterraneo, documentato dalle testimonianze dei vecchi, fu chiuso una cinquantina d’anni fa per impedirne l’accesso ai ragazzi.
• Torre Del Maino di Borgarello, antico complesso fortificato, detto anche Torre Bianca su alcune antiche carte.
• Infine, la quinta tappa si conclude con l’arrivo ai sotterranei della Certosa di Pavia, che attendono ancora d’essere esplorati.
Il percorso individuato è l’unico razionalmente plausibile, scandito da tappe alla distanza relativa d’un miglio, la cui esistenza risale almeno all’epoca viscontea, perché evita accortamente ogni avvallamento ed ogni corso d’acqua dell’ampio territorio del Parco.
Le ricognizioni aeree potrebbero aiutare a individuare qualche tratto del percorso perduto, probabilmente interrotto a più riprese: per la costruzione del Naviglio Pavese (negli anni intorno al 1800), della linea ferroviaria Milano-Genova (decennio 1860-1870) e della Tangenziale Nord di Pavia, in anni più recenti.
Particolare della foto satellitare.
Il tratto rosso evidenzia la posizione e la lunghezza della traccia visibile.
Ora, nella serie di foto datate 2025 (sempre di Google Maps/Google Earth), compare un tratto ben più consistente, scuro (umido, per evidenti infiltrazioni d’acqua), nella seconda tratta (secondo miglio), poco dopo l’attuale Quartiere Scala, in arrivo alla Cascina Pantaleona.
Può essere un ulteriore passo verso la ricognizione del passaggio segreto?
Di sicuro, il colore molto marcato di questa traccia non fornisce grandi speranze positive, perché solo un’importante presenza di acque accumulate nel tunnel sotterraneo potrebbe provocare una colorazione così scura e intensa.