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MURI DI OSSA UMANE SOTTO LA CATTEDRALE DI GAND
Gli archeologi scoprono muri bassi, fatti di ossa di femori e tibie © Ruben Willaert
Gli archeologi che lavorano all’interno e intorno alla cattedrale di San Bavo a Gand (Belgio) hanno fatto una macabra scoperta: muri costruiti interamente con ossa umane. “Questa scoperta è unica in Belgio”, ha detto un portavoce del gruppo archeologico di Ruben Willaert di Bruges.
Le pareti sono costituite principalmente da ossa di femori e tibie di adulti. Tra le pareti, lo spazio è pieno di teschi, molti dei quali in frantumi.
Al di sopra di quel livello, nel frattempo, sono stati scoperti scheletri umani completi.
“Quindi il cimitero deve essere rimasto ancora in uso un po’ di tempo. dopo la costruzione dei muri”.
I lavori vengono svolti in preparazione della costruzione di un nuovo centro visitatori nella cattedrale, dedicato alla pala d’altare di Jan Van Eyck, l’Adorazione dell’Agnello Mistico. "Questo è un fenomeno che non abbiamo ancora riscontrato qui", ha dichiarato la direttrice del progetto Janiek De Gryse.
Altrove sono stati trovati altri esempi simili, tra cui le catacombe di Parigi. Ma la scoperta di Gand non diventerà un’attrazione turistica, ha detto il team. Le ossa saranno rimosse.
Le ossa sembrano risalire alla seconda metà del XV secolo.
“Per il momento collocheremmo l’attuale costruzione tra il XVII e il XVIII secolo, anche se c’è ancora molta ricerca da fare”.
Un’altra domanda a cui rispondere è perché quei muri sono stati costruiti. Sembrano essere stati costruiti in un momento in cui parte del cimitero veniva ripulita, suggerendo che le ossa provenissero da tombe che venivano rimosse per fare spazio a nuove sepolture.
“Quando si cancella un cimitero, gli scheletri non possono essere semplicemente gettati via”, ha spiegato De Gryse.
“Dato che i fedeli credevano nella risurrezione dei corpi, le ossa erano considerate la parte più importante. Ecco perché a volte venivano costruite case di pietra contro le mura dei cimiteri della città, per ospitare teschi e ossa lunghe in quello che viene chiamato un ossario”.
Fonte: The Brussels Times, 14/2/2020.