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DISTRUZIONE DI UNO STORICO MONUMENTO A MOGADISCIO
Oggi la distruzione della torre Al Mnara della Moschea di Abdulaziz a Mogadiscio… e domani?
Mogadiscio è la città più importante della costa del Banadir. Fu una delle cìttà stato fondate più di dieci secoli fa, lungo la costa orientale africana, e fiorì sul commercio con i paesi arabi del Golfo, e con Persia, India e Cina.
La città è riconosciuta come uno dei centri storici più interessanti della costa della Somalia, e la conobbe un periodo di splendore a partire dal XIII secolo. In quel periodo furono costruite moschee famose nei quartieri Hamarweyne, Shingaani e Abdulaziz. L’influenza araba in architettura è molto diffusa.
Molto più tardi, gli italiani sono stati i primi a formulare e attuare la pianificazione urbana a Mogadiscio e hanno anche eretto un certo numero di edifici storici.
Il vecchio, originale centro urbano, costituito dai quartieri di Hamarweyne e Shingaani, è ancora in piedi sul sito iniziale di Mogadiscio, ma è stato gravemente danneggiato durante gli anni della guerra civile. Shingaani ha subito i danni più visibili.
L'eccezionale bellezza dell’antica Mogadiscio è ancora percepibile, nonostante le distruzioni indiscriminate compiute negli ultimi venti anni.
Sul lungomare di Mogadiscio si trovava la più antica moschea della città, conosciuta come Abdulaziz, nel quartiere di Abdulaziz. C'è anche la Moschea Fakhruddin nel quartiere Hamarweyne. La Moschea Fakhruddin è datata al 1269 ed è stata costruita dal primo sultano di Mogadiscio, Fakhruddin. Nei paesi vicini come il Kenya e la Tanzania, monumenti dello stesso periodo sono elencati nel patrimonio mondiale dell'UNESCO.
La moschea Abdulaziz è un simbolo di una Somalia più tollerante e pacifica. La descrizione fatta nel 1331 dal famoso storico e viaggiatore marocchino Abu Abdallah Muhammad Ibn Battuta (1304 - 1369) fornisce un quadro completo del primo Sultanato di Mogadiscio e fa riferimento a questa moschea.
Il patrimonio architettonico della Somalia è stato trascurato in passato. È stato oggetto di degrado e di deterioramento, di trasformazione violenta e distruzione durante i regimi precedenti. I drammatici eventi degli ultimi anni hanno prodotto ulteriori modifiche e devastazioni. L'uso incontrollato delle terre ha compromesso alcuni tratti di incomparabile bellezza delle zone Lido I e II, le belle spiagge a Mogadiscio.
Nel maggio del 2013, il punto di riferimento paesaggistico della torre Abdulaziz (situato vicino al vecchio porto della città, patrimonio dell'umanità) è stato demolito in relazione a un progetto per la costruzione del nuovo Ministero federale della Somalia degli Affari Religiosi e della Giustizia, finanziato dal Ministero turco degli affari religiosi e dalla Fondazione turca Diyanet.
Il progetto è realizzato da un imprenditore locale con la supervisione turca. Resta inteso che il Ministero federale degli Affari Religiosi e Giustizia della Somalia ha chiesto al governo turco di eseguire questo progetto.
La distruzione di Abdulaziz è una grande sconfitta per la cultura della Somalia. Non è sufficiente ricostruire quando poi si distruggono 8oo anni della nostra storia. Non sarà mai la stessa. Non è sicuro se tutto ciò che sta accadendo è previsto, è un complotto o è stato fatto per ignoranza. Di sicuro, un buon senso di nazionalismo e di orgoglio manca o vi è una perdita di memoria da parte di qualcuno.
L’Urban Heritage Center auspica che le città debbano conservare il loro patrimonio storico e la loro bellezza. Sarebbe opportuno che il Comune proteggesse i siti storici con un cordone di sicurezza, per l'utilizzo futuro da parte del pubblico somalo e degli stranieri, in tempo di pace. La negligenza relativa alla conservazione dei siti storici e archeologici significherebbe un’ulteriore violazione del patrimonio culturale della Somalia, e l'ennesimo atto di distruzione gratuita della storia e della bellezza di Mogadiscio.
Suggeriamo che si cerchi di classificare non solo i monumenti, come le famose moschee di Mogadiscio (Hamarweyne Jamia, Fakhruddin, Arbarukun, Museo Barqash e la spiaggia che circonda la zona Uruba, Haji Ali, Sheikh Abdulkadir, Sheikh Sufi, Abdulaziz), ma anche l'altra architettura storica a Mogadiscio e in altre città della Somalia, con l'obiettivo di preservarla e ripristinarla come parte del patrimonio culturale della Somalia e dell'identità nazionale. Chiediamo al Governo federale della Somalia e al Comune di Mogadiscio di non procedere ad alcuna riabilitazione dei vecchi monumenti della città, delle moschee e di altre costruzioni, senza valutare prima l'intervento con l’aiuto di esperti nel campo del restauro del patrimonio e dell'UNESCO.
Aggiungiamo una parola sull’UNESCO: è giunto il tempo per l'UNESCO di prendere in seria considerazione il patrimonio culturale della Somalia. UNESCO PEER (Programma di Formazione per le emergenze e la ricostruzione), ha preso in considerazione la Somalia dopo gli ultimi 22 anni di guerra civile, ma la lista compilata dai suoi esperti sui Patrimoni dell'umanità in pericolo non ha mai considerato il patrimonio culturale della Somalia, la sua storia e le persone come è avvenuto in altre aree di conflitto come Afghanistan, Mali, Libia e Siria.
Questa lettera possa servire come un appello al Presidente, al Governo federale della Somalia e all’Amministrazione regionale del Banadir perché si impegnino in una azione concertata per proteggere e preservare il patrimonio architettonico e culturale della Somalia.
Voglia gradire, Eccellenza, i sensi della mia più alta considerazione.
A S.E. Sheikh Hassan Mohamud
Presidente della Repubblica Federale della Somalia
cc: S.E. Abdi Farah Shirdon Saacid, Primo Ministro
S.E. Mohamud Ahmed Nur, Sindaco di Mogadiscio
La distruzione della torre.
Fonte: Markacadeey, 16 luglio 2013.